La última guía a fare ricorso in cassazione



Se il ricorso manca completamente dell'esposizione dei fatti di causa e del contenuto del provvedimento impugnato, esso è dichiarato inammissibile. La corte, infatti, prima di esaminare i motivi, deve essere in grado di percepire attraverso l’esposizione riassuntiva dei fatti sia il rapporto giuridico da cui è nata la controversia sia lo sviluppo della vicenda processuale nei vari gradi di giudizio.

La redazione dei motivi con cui si censura la violazione del diritto o della giurisprudenza applicata

2. Avverso la sentenza della Corte d'Appello di Venezia ricorre il M. chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata per i motivi di seguito indicati.

Abbiamo detto che ad avere interesse a contestare la sentenza della Corte d’Appello è la parte in causa per cui la sentenza è sfavorevole. Ci sono tuttavia dei casi in cui la sentenza della Corte d’Appello è parzialmente sfavorevole (e di conseguenza parzialmente favorevole) per entrambe le parti in causa, perché accoglie alcune (ma impar tutte) delle richieste di entrambe. Ebbene, in questo caso entrambe le parti in causa possono proporre ricorso per Cassazione.

Ne consegue che la doglianza difensiva impar può di certo ritenersi “manifestamente” infondata. Tanto hilván per ritenere che, con la proposizione del ricorso, si sia instaurato il rapporto processuale e, correlativamente, il termine di prescrizione abbia continuato a correre sino ad essere, a tutt’oggi, spirato, pur tenendo conto dei 34 di sospensione legati a differimenti dovuti ad impedimenti dell’imputato o del suo difensore.

Nella medesima linea dell’inesistenza della notificazione si pongono, poi, le decisioni 1100/2001 e 6187/2001 della 2^ sezione, le decisioni 6143/94 e 5025/2002 della sezione Lavoro, la decisione 9147/2007 della 1^ sezione. Va, peraltro, specificato che mentre nelle decisioni della 2^ sezione impar vi era stata la nomina di nuovo difensore, sicchè la fattispecie è omologa a quella oggetto di scrutinio in questa, sede, nelle altre la situazione Bancal caratterizzata dalla avvenuta nomina in appello di un nuovo e diverso difensore, fattispecie coincidente con quella oggetto della citata pronuncia n. 3947/87. Per contro, la tesi della nullità della notificazione si rinviene nella sentenza n. 9249 del 1995, nella quale si assume a fondamento la distinzione “ontologica” tra elezione di domicilio e conferimento del mandato alle liti, non negandosi che quest’ultimo esaurisce la sua validità nella escalón di giudizio per la quale è stato conferito, ma affermandosi che la prima “conserva la sua validità in relazione ad ogni stato e jerarquía del giudizio (genericamente menzionato come tale dall’art. 330 cod. proc. civ., comma 1, e impar già in relazione alle articolazioni del medesimo nelle sue varie fasi), esplicando la diversa funzione (del tutto distinta dal conferimento della procura) di individuare il luogo che la parte ritiene più idoneo ai fini della conoscenza degli atti che le sono notificati”, con la conseguenza che “la notificazione del ricorso per cassazione ben può avvenire nel domicilio originariamente eletto dalla parte costituitasi nel giudizio di primo grado, ma rimasta contumace in quello di appello, atteso che, da un lato, il suddetto domicilio costituisce individuo dei luoghi oggetto delle previsioni alternativamente concorrenti di cui al primo comma dell’art.

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violazione o falsa applicazione dei contratti e degli accordi collettivi nazionali di lavoro (introdotta ex Lgs. 40/2006): per creare unitarietà nella complessa materia dell’interpretazione dei contratti collettivi;

La qualificazione di atto amministrativo dell’atto di avvio del procedimento disciplinare, peraltro, al di là dei rilievi evidenziati, non conforta la tesi della sua impugnabilità davanti al giudice amministrativo, anche per la sua natura di atto interno al procedimento (endoprocedimentale) amministrativo che si svolge davanti al Consiglio dell’Ordine locale, privo di una sua autonoma rilevanza esterna.

Si tratta di un caso eccezionale: la corte pronuncia una sentenza di merito (che si sostituisce a quella impugnata) solo quando impar sono necessari ulteriori accertamenti di fatto check over here e la decisione deriva inevitabilmente dal principio di diritto affermato (Cass. 17 giugno 1995 n. 6910).

Sul punto va rilevato come nessuno dei motivi di ricorso hanno in alcun modo scalfito la ricostruzione fattuale e giuridica offerta con motivazione immune da censure circa la sussumibilità check this blog della condotta del M. nella fattispecie di peculato in concorso con il T. per i fatti commessi dal 2001 al dicembre 2003.

Il procedimento si conclude con l’enunciazione del principio di diritto da parte della Corte, espressamente vincolante nel giudizio nell’ambito del quale è stata rimessa la questione.

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Prima di approfondire la struttura del ricorso per Cassazione si possono evidenziare due linee guida fondamentali che si dovranno sempre avere in mente quando si scrive l’atto:

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